
Con sentenza 698 del 5 agosto 2020 il Tribunale di Parma legittima tutti i dispositivi di controllo da parte dei genitori di telefoni e computer.
IL FATTO
Nel corso di una causa di divorzio la madre aveva installato un software di controllo per vigilare le attività di navigazione dei figli. Ha così scoperto che uno dei due figli partecipava a una chat in cui venivano condivisi contenuti pedopornografici.
LA SENTENZA
Il Tribunale ha quindi disposto la facoltà e addirittura il consolidamento del controllo da parte dei genitori di tutti i dispositivi digitali.